Ho notato che fra la gente - me compresa - c'è parecchia confusione sull'argomento della sperimentazione dei cosmetici e dei loro ingredienti sugli animali .
Ho letto più volte su vari forum di utenti che si lamentavano per la sperimentazione e altri che li smentivano dicendo che la sperimentazione sugli animali non si fa più perchè è vietata dalla legge.
Lo dice anche Fabrizio Zago qui su Promiseland in risposta ad un utente che poco più su parlava appunto dei test sugli animali. Oltre a mettervi il link vi riporto, per comodità, anche un pezzettino di quello che è stato scritto (scrivo X e non riporto il nome della marca del prodotto di cui parlavano perchè non m'interessa):
"fai un'affermazione che non è vera e cioè che, secondo te, X sta facendo troppa vivisezione. Questo è un falso colossale ed io, al tuo posto, starei molto attento a fare delle dichiarazioni simili perché X ti potrebbe querelare e sarebbe certa di vincere la causa. Il motivo è che non solo l'orrenda vivisezione ma anche la meno (sempre deprecabile) test su pelle ed occhi di animali è proibita per Legge e quindi nè X nè altri la possono fare."
Io mi fido ciecamente di quello che viene detto su quel forum, ma per maggiore chiarezza volevo sapere che leggi regolavano la sperimentazione, a quando risalivano, ecc. e così sul sito del Ministero della Salute ho trovato questo:
(qui il link
"Sperimentazione sugli animali
La principale novità introdotta dalla direttiva 2003/15/CE, recepita nel nostro ordinamento con il decreto legislativo n. 50/2005, che modifica la Legge 713/86, è rappresentata dalla fissazione di un quadro normativo volto alla graduale soppressione della sperimentazione sugli animali.
Le nuove disposizioni in materia vietano di sperimentare i prodotti cosmetici finiti e gli ingredienti cosmetici sugli animali (divieto di sperimentazione) e di immettere sul mercato comunitario prodotti cosmetici finiti e ingredienti, presenti nei prodotti cosmetici, che sono stati sperimentati su animali (divieto di commercializzazione).
L’introduzione di tali divieti è così articolata:
Le nuove disposizioni in materia vietano di sperimentare i prodotti cosmetici finiti e gli ingredienti cosmetici sugli animali (divieto di sperimentazione) e di immettere sul mercato comunitario prodotti cosmetici finiti e ingredienti, presenti nei prodotti cosmetici, che sono stati sperimentati su animali (divieto di commercializzazione).
L’introduzione di tali divieti è così articolata:
- divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti
- divieto di sperimentazione sui prodotti finiti
- divieto di commercializzazione
Divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti
L’entrata in vigore del divieto non è ancorata ad una data prestabilita, si tratta di un divieto che troverà attuazione in via graduale, infatti ai sensi dell’articolo 2 bis della Legge 11 ottobre 1986, n. 713, l’immissione sul mercato europeo non sarà più consentita allorché siano stati convalidati ed adottati a livello comunitario dei metodi alternativi alla sperimentazione animale.
I metodi di sperimentazione alternativi devono essere applicati non appena inclusi nell’Allegato V della Direttiva 67/548/CEE o nell’Allegato VIII della Legge 713/86.
L'allegato elenca i metodi alternativi convalidati dal Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (ECVAM - European Centre for the Validation of Alternative Methods) del Centro comune di ricerca, che rispondano ai requisiti di legge e che non riguardino esperimenti per la determinazione della tossicità e dell'ecotossicità. Poiché la sperimentazione animale non può essere completamente sostituita da un metodo alternativo, occorrerà indicare per ciascun metodo alternativo se sostituisce la sperimentazione animale parzialmente o per intero.
La Commissione europea, in base allo sviluppo della convalida di tali metodi alternativi, adotterà dei calendari per la graduale soppressione dei vari esperimenti animali, come stabilito nel comma 2 dell’articolo 4 bis della Direttiva 76/768/CEE.
Nella direttiva è anche fissato un periodo massimo per l’attuazione del divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti, ovvero 6 anni dalla data di entrata in vigore della direttiva 2003/15/CE, quindi 11 marzo 2009.
Per gli esperimenti concernenti la tossicità da uso ripetuto, la tossicità riproduttiva e la tossicocinetica il limite per l’attuazione è stabilito in 10 anni, quindi 11 marzo 2013.
Il disposto dell’articolo 2 bis, comma 2, della Legge 713/86 assicura il rispetto di ogni determinazione comunitaria in materia.
Divieto di sperimentazione sui prodotti finiti
Il divieto è stato attuato immediatamente dall’entrata in vigore del Decreto legislativo del 15 febbraio 2005 n. 50, ovvero dal 16 aprile 2005.
Divieto di commercializzazione
Il divieto di immissione sul mercato si può specificare in:
- divieto di immettere sul mercato prodotti finiti oggetto di sperimentazioni animali
- divieto di immettere sul mercato prodotti contenenti ingredienti o combinazioni di ingredienti testati su animali
L'immissione sul mercato, sia di prodotti cosmetici la cui formulazione finale sia stata oggetto di una sperimentazione animale, sia di prodotti contenenti ingredienti o combinazioni di ingredienti che siano stati oggetto di sperimentazione animale è vietata nel caso in cui sia stato già convalidato e adottato a livello comunitario un metodo di sperimentazione alternativo rispetto a quello adoperato.
Per l’entrata in vigore di questi divieti valgono perciò le modalità e i termini stabiliti per il divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti in relazione alla sua sostituzione con metodi di sperimentazione alternativi.
E’ prevista, infine, la possibilità di derogare a tali divieti solo in casi eccezionali, qualora sorgano gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza di un ingrediente cosmetico, previo parere della stessa Commissione europea.
L'ndicazione sulla confezione o su qualsiasi documento, foglio di istruzioni, etichetta, fascetta o cartellino che il prodotto è stato sviluppato senza fare ricorso alla sperimentazione animale è consentita solo a condizione che il fabbricante e i suoi fornitori non abbiano effettuato o commissionato sperimentazioni animali né sul prodotto finito o sul suo prototipo, né su alcun suo ingrediente e che non abbiano usato ingredienti sottoposti da terzi a sperimentazioni animali al fine di ottenere nuovi prodotti cosmetici.
Per approfondire consulta la sezione Etichettatura."
Per l’entrata in vigore di questi divieti valgono perciò le modalità e i termini stabiliti per il divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti in relazione alla sua sostituzione con metodi di sperimentazione alternativi.
E’ prevista, infine, la possibilità di derogare a tali divieti solo in casi eccezionali, qualora sorgano gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza di un ingrediente cosmetico, previo parere della stessa Commissione europea.
L'ndicazione sulla confezione o su qualsiasi documento, foglio di istruzioni, etichetta, fascetta o cartellino che il prodotto è stato sviluppato senza fare ricorso alla sperimentazione animale è consentita solo a condizione che il fabbricante e i suoi fornitori non abbiano effettuato o commissionato sperimentazioni animali né sul prodotto finito o sul suo prototipo, né su alcun suo ingrediente e che non abbiano usato ingredienti sottoposti da terzi a sperimentazioni animali al fine di ottenere nuovi prodotti cosmetici.
Per approfondire consulta la sezione Etichettatura."
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Questo è, riportato per intero, quello che è scritto in quella pagina del sito del Ministero della Salute. Ciò che ho letto mi ha rincuorata.
Nel 2005 divieto di sperimentazione su prodotti finiti, nel 2009 (finalmente) divieto anche su ingredienti o combinazioni di ingredienti e per esperimenti concernenti la tossicità da uso ripetuto, la tossicità riproduttiva e la tossicocinetica aspetteremo fino al 2013.
Ovviamente tutto questo è riferito alla sperimentazione per quanto riguarda i cosmetici, non stiamo parlando di farmaci.
Quindi a quanto pare possiamo stare tranquilli. Che ne dite? Voi lo sapevate?
hai fatto benissimo a scrivere questo post perchè le informazioni non bastano mai..anche io quando lo avevo scritto ero partita da una cosa e praticamente (e fortunatamente) alla fine mi sono trovata a smentirla :) mi rincuora anche a me perchè si può comprare i prodotti in modo sicuro. So che ci sono delle campagne che promuovono l'anticipazione della data del 2013, spero veramente che vadano a buon fine! Quello che tuttavia continuo a non capire è: se in Europa i prodotti cosmetici che sono testati su animali non devono essere commercializzati, perchè un marchio come la L'Oreal, francese, (e quindi tutto il suo gruppo) sul sito del PETA è indicato come una ditta che testa?
RispondiEliminaforse per quel discorso dei test sulle tossicità? Ma da quanto ho capito sono test che vengono fatti a prescindere dalla casa cosmetica (o forse ho capito male!)! l'ho provato anche a chiedere sul forum di Lola ma non mi ha risposto nessuno :( se sai dirmi qualcosa mi faresti un favore immenso!!! :)
Grazie, anche io sentivo necessità di chiarire questa importante questione, mi sembrava utile per tutte.
RispondiEliminaMmmh, bella domanda...forse sì per quel discorso del 2013, sembra l'unica, però non so, dovremmo documentarci meglio! Ma in che senso i test vengono fatti a prescindere dalla cosa cosmetica? cioè i test vengono fatti dagli stessi che producono i singoli ingredienti?
Credo di sì... o perlomeno questo è quello che ho letto sul forum di Lola..ecco quello che dice lei :
RispondiEliminaIl succo dell'articolo è che la sperimentazione animale procede alla grande, sarà per fini scientifici, sarà per la medicina, sarà per l'utilizzo delle materie prime nelle industrie, testano tutti a parte i produttori cosmetici; ogni ingrediente in questo momento è testato di nuovo, che sia più o meno vecchio, e le ditte cosmetiche nulla possono contro questo. Se mi chiedi se qualche ditta cosmetica è coinvolta nella sperimentazione ti posso tranquillamente dire nessuna, se mi chiedi se le materie prime di cui sono composti i cosmetici sono state testate ti rispondo sì e aggiungo pure l'altroieri, non vent'anni fa. Sulla base di questi dati dividere il mondo cosmetico in ditte buone o cattive, che sperimentano o no è semplicemene un'assurdità.
Quindi in teoria io ho capito che le case cosmetiche non testano, ma sono i "produttori di ingredienti" che lo fanno. Infatti leggendo un po' sulle ditte che dichiaravano di non testare sugli animali, assicuravano che anche gli ingredienti da loro utilizzati non erano stati precedentemente testati!
Ma quindi in definitiva...posso comprare i prodotti bio della Garnier senza sentirmi in colpa?
Vabbè certo, i test continuano è ovvio. Non fosse altro che per i farmaci. Se le case cosmetiche non testano più meglio così, meno gente testa meglio è, specie per i cosmetici!
RispondiEliminaPerò, quando prima la sperimentazione si faceva anche in cosmesi, mi chiedo: perchè? e penso: evidentemente se c'era bisogno di testare gli ingredienti è perchè non erano affatto sicuri! ma cose tipo i PEG, BHA, tutto ciò che è petrolifero, siliconico, o cessore di formaldeide e altre diavolerie, non sarebbero mai dovute entrare nella cosmesi...lo so non ho scoperto l'acqua calda, ma secondo te ha senso testare 1000 volte il burro di mango per vedere se era sicuro o dannoso? o l'olio di girasole? possono anche averlo fatto, ma secondo te avrebbe senso continuare a farlo? secondo me no, perchè è chiaro che sono cose innocue. Se una sostanza rilascia formaldeide, direi che in passato l'hanno testata, e più volte anche! AM era necessario usarla?
Se invece usi materie prime che potresti anche mangiare il tuo cosmetco sarà non solo naturale, ma anche sicuro! perchè lo sappiamo, naturale da solo non è sinonimo di innocuo...
Per questo mi spalmo il burro di karitè sulla pelle, o l'olio di riso, ma non solo perchè ho bisogno di sentire la coscienza a posto, ma anche perchè so che è roba innocua e che non ci sarebbe alcun motivo di testarli...
Pensa alla sperimentazione per la tossicità di uso ripetuto. Uso ripetuto di cosa? del burro di karitè?? o dell'olio di argan? non credo :)
(Poi aggiungici anche che faccio di più, mi lavo con tensioattivi di origine vegetale che magari non si accumulano nei fanghi, ecc.
Perchè non c'è alcun bisogno di spalmarsi paraffina, silicone e lavarsi con l'EDTA e ricoprire i capelli con la fiera dei siliconi... :) fa male, a noi e all'ambiente in cui viviamo :) io personalmente faccio i miei cosmetici come voglio io, oli compro se sono come voglio io)
Per la linea Garnier, sì la puoi comprare senza rimorsi, ma come tanti altri cosmetici a questo punto, specie se bio o almeno eco :)
Infatti!!!!! E' quello che mi chiedo anche io!!! perchè dover testare mille volte le stesse cose? e soprattutto cose innocue?? Purtroppo nel settore della cosmetica si fa ancora troppa poca attenzione a quello che ci rifilano nei prodotti...quando ero piccolina e stavo al bagno (lo so la scena non è molto graziosa)e non sapevo cosa leggere, guardavo le etichette dei saponi, cosmetici etc etc e mi chiedevo cosa diavolo fossero quei nomi incomprensibili! Adesso, anche perchè la maggior parte delle cose che leggo le uso in laboratorio, me ne rendo conto anche troppo bene... in una lacca della Malizia ECOLOGICA al primo posto c'è il diclorometano...il diclorometano!!!!! Quella roba ti può far diventare cieco o addirittura farti morire se ingerita! In laboratorio ce lo fanno usare con la massima cautela e questi...te lo piazzano al primo posto in una lacca! Io non pretendo che tutte le persone del mondo conoscano la chimica e sappiano leggere alla perfezione un'etichetta, ma perchè non viene la minima curiosità di sapere quello che c'è dentro? perchè accettiamo di farci spalmare roba modificata e rimodificata proveneniente da petrolio, intrugli chimici e quant'altro? Alle aziende usare questi ingredienti costa pochissimo e spesso i prodotti che ne ricavano sono anche più accattivanti e purtroppo gli ingredienti VIETATI sono davvero pochi... finchè passano questi famigerati test, non credo che imporranno mai di vietarne l'uso...ma noi, noi perchè accettiamo di metterci la paraffina in faccia? secondo me è una "rivolta" che deve partire dal popolo... infatti grazie a internet e al diffondersi di questa sensibilità verso gli ingredienti molte marche stanno provando a "naturalizzarsi" e non perchè glielo ha detto il direttore di azienda, ma perchè molte di noi hanno aperto gli occhi e hanno cominciato a lamentarsi delle schifezze che ci propinano!
RispondiEliminaScusa per questo sfogo notturno e confusionario (e andato anche un po' fuori tema) :) spero di non averti rimbambita con tutti questi discorsi! :D
Ps. il portapennelli è quasi ultimato! :)
0_0 Ah molto carina la lacca ecologica...ovviamente parliamo di un prodotto che va "vaporizzato" quindi respirato...
RispondiEliminasecondo me la verità è che oltre a molta ignoranza (giustamente, perchè la maggior parte della gente mica conosce tutte quelle porcherie dai nomi assurdi) c'è anche molta ottusità...ed è questa la cosa che mi lascia più allibita! perchè ok, posso capire che io mi sono presa la briga di documentarmi e tu non l'hai fatto, ma se poi io ti dico "sai cosa contiene la tua crema? questo, questo e quest'altro che sono tossici" e poi tu mi rispondi che non t'interessa, allora lì sei tu che ti rifiuti di capire...e io ci posso perdere tempo fino ad un certo punto, poi quando qualcuno mi dice entusiasta "sai mi sono comprata questa crema bellissima!!" o, mettitela pure, mica ti devo fare il lavaggio del cervello...sai quante persone dicono "sì ma io sono abituata alla mia crema e mi ci trovo benissimo, nonla cambio" (tipo la pubblicità del fustino di detersivo) o "io mi fido di quella marca" o anocra - cosa più assurda - "io non ho la pelle come quella tua, cel'ho troppo sensibile per usare le cose che fai tu" 0_0 ma...ma...ma come??
alla fine ognuno fa quello che vuole :)
È davvero interessante questo articolo. In più, non sapevo che "ora" è vietato fare test sugli animali, per lo meno parliamo di cosmesi (e non, come hai scritto, di farmaci). In ogni caso è un peccato: dovrebbero aggiungere questa legge anche per "i produttori di ingredienti" eccetera...quei poveri animali!
RispondiEliminaGrazie per avercelo segnalato!
Un bacio e buona serata ^__^
ps. sto "spulciando" il tuo blog e, devo proprio dirlo, lo apprezzo molto!
Ti ringrazio, mi fa davvero piacere che apprezzi il mio lavoro :)
RispondiEliminaCredo che prima o poi la sperimentazione finirà anche per gli ingredienti, speriamo... dipendesse da me!
Buona serata ^^
Grazie Patty per l'interessante articolo...sono Iride, e ho appena scoperto il tuo blog, bel lavoro! W la cosmesi ecobio e fai da te! :-)
RispondiEliminaOOps scusa, volevo dire Vi, non Patty!
RispondiEliminaOk non ti preoccupare ;)
RispondiEliminaGrazie e...sì w la cosmesi ecobio e fai da te!
Interessantissimo questo articolo e grazie per averlo postato. Seguo anch'io saltuariamente il forum di promiseland e anch'io avevo letto una discussione simile a quella postata da te.
RispondiEliminaNon si capisce perchè allora esistano liste tipo quelle lav, peta e Buav... Io seguo la lista peta sempre e comunque ma non tanto per i test in sè stessi, quanto spesso molte delle case presenti nella lista "no" sono legate a case farmaceutiche ed io è per questo che continuerò a non comprare mai nulla da procter & gamble e simili.
Ciao Rael, forse quelle liste si riferiscono ai test che finiranno nel 2013, o forse al fatto che gli ingredienti vengono testati lo stesso, non lo so esattamente
RispondiElimina